Finalmente sono riuscita a ritagliare qualche minuto da dedicare al mio amato blog per raccontarvi la mia ultima “avventura”.
E’ stato un vero e proprio “salto” a la Maddalena, giusto 3 giorni in questa parte di Sardegna, mai vista prima e devo ammettere che sono rimasta affascinata dalla sua bellezza incontaminata e dal suo mare trasparente.
Sono isole abbastanza brulle, quasi tutte disabitate e che ritornano alla vita nei mesi estivi. Se sei un amante del mare (sia per relax sia per praticare sport) e del buon cibo, sono la destinazione giusta per te.
Come arrivare a La Maddalena
Ti lascio alcune informazioni per raggiungerla.
La prima tappa del viaggio sarà Olbia: puoi raggiungerla sia in aereo sia in traghetto. Le principali compagnie che servono questo aeroporto sono Meridiana (da Milano, Venezia, Roma e Torino) Easyjet (da Milano, Venezia e Torino) e Volotea (da Venezia e Torino) mentre come nave sono sempre disponibili le corse di Tirrenia / Moby (diurne e notturne per il periodo estivo da Civitavecchia, notture da Livorno e Genova) e Grimaldi (sempre notturna nel periodo estivo da Civitavecchia, giornaliera da Livorno).
Una volta raggiunto il porto la seconda destinazione sarà Palau; da qui infatti partono le navi per la Maddalena che rappresenta il punto principale per raggiungere le altre isole.
Il problema principale per chi arriva in auto a Palau sarà il parcheggio. E’ impossibile trovarlo se non a prezzi altissimi. Ti consiglio quindi di organizzarti poi con la struttura dove prenoterete.
Le principali compagnie che raggiungono le isole dell’Arcipelago sono la Delcomar e Maddalena Lines.
Un salto a la Maddalena
Le isole che compongono l’arcipelago de La Maddalena sono:
La Maddalena, isola madre e meta di turismo balneare e naturalistico, è rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge e per il suo mare trasparente con acque limpide che ricordano i mari caraibici. Il suo centro storico merita davvero una visita.
Come spiagge invece posso consigliarti quelle di Bassa Trinita, di Cala Spalmatore e Monti d’a Rena che si trovano al nord dell’isola o al sud la spiaggia di Punta Tegge.
Caprera è famosa per aver ospitato Garibaldi durante l’esilio e la sua casa è divenuta uno dei musei più visitati e conosciuti d’Italia. L’isola è collegata alla Maddalena da un ponte. La maggior parte dei suoi abitanti risiede nel Borgo di Stagnali; per il resto l’isola, di natura granitica, è ricoperta da boschi e litorali sabbiosi alternati a scogliere a picco sul mare. Il Centro Velico di Caprera è il famoso centro di vela presente sull’isola.
Santo Stefano è un’isola privata totalmente brulla e selvaggia. Ospita solo il resort Santo Stefano (dove ho soggiornato) ed è famosa per aver ospitato una base per sommergibili statunitense, dismessa dal 2008. Cenni storici sono presenti anche qui: il Forte di San Giorgio che si trova nella parte più alta dell’isola è stato preso da Napoleone durante l’attacco all’arcipelago e da qui bersaglio il centro della Maddalena.
Spargi e Budelli, due isole disabitate (ad eccezione di Budelli dove vive una sola persona che ne è anche il custode). Il mare qui è ne fa da padrone. Spargi è famosa per le numerose specie protette di uccelli mentre Budelli per la Spiaggia Rosa che si trova a Cala di Roto e che deve il suo nome al colore della sabbia, dovuto ai frammenti sminuzzati di un microrganismo.
Razzoli e Santa Maria, la prima disabitata, la seconda ha anche un hotel e alcune abitazioni adibite a residenze estive.
Cosa fare a La Maddalena
Tante le attività disponibili; giri turistici in barca o in motonave tra le varie calette e spiagge, immersioni, corsi di vela e deriva, pesca sportiva (per attività di diporto, pesca sportiva e immersioni subacquee bisogna essere muniti di apposite autorizzazioni)
Devi essere amante del mare non c’è altra soluzione! Se vuoi fare un vero e proprio salto a la Maddalena puoi tranquillamente contattarmi per organizzare qualsiasi dubbio.
Alla prossima avventura ❤