Quanti, come me, sono cresciuti con il cartone animato Disney “Il Re Leone”? Io lo avrò visto così tante volte che lo ricordo a memoria. Forse è per questo che l’esperienza del safari è stata come l’avversarsi di un sogno?

Molti di voi mi hanno richiesto qualche informazione in più sulla mia esperienza per poter organizzare anche loro un viaggio che comprendesse un safari. Io mi sono affidata ad uno dei tour operator più esperti nel settore ( www.qualitygroup.it ) che ha pensato per noi a tutta l’organizzazione. Il tour che ho scelto includeva un soggiorno di 2 notti nella riserva privata Thornybush, adiacente al Kruger National Park, la più grande riserva naturale del Sudafrica.

Riserva privata o Parco nazionale?

Se siete incerti sulla scelta della sistemazione durante il vostro soggiorno qui nel Kruger, vi spiego delle importanti differenze. Nelle riserve private , come il Thornybush, generalmente le strutture sono di livello medio alto, quindi i costi sono più elevati. Le tariffe delle camere includono sempre la pensione completa e 2 safari al giorno.
A questi safari possono partecipare solo gli ospiti che pernottano nella riserva ed in questo modo ci sarà meno affollamento nei percorsi. Nel Parco Nazionale può succedere di ritrovarsi in fila per un avvistamento anche con 3 o 4 macchine… nell’attesa del proprio turno l’animale può andar via e addio foto!

piccola giraffa che gira da sola nella savana

Dettagli importantissimo: nelle riserve private sono previsti i “fuori pista” in modo da avvicinarsi quanto più possibile agli animali. Nel Parco Nazionale si segue l’unica strada asfaltata che percorre tutto il sentiero prefissato.
L’unico lato che ho trovato scomodo è che nella riserva i safari sono limitati a 3 ore la mattina e la sera, nel Parco Nazionale si può girare senza problemi durante tutto l’orario di apertura. Sta a voi decidere quale è la sistemazione migliore per voi.

Thornybush Collection – Waterside Lodge

Io ho deciso di trascorrere i 3 giorni di safari all’interno della riserva privata Waterside Lodge che fa parte, insieme ad altre 11 strutture, della Thornybush Luxury Game Lodge Collection. E’ una struttura costruita nel totale rispetto della natura ma comunque adatta a chi non rinuncia alle comodità anche durante questo tipo di viaggi. Infatti ogni camera è curata nei minimi particolari, è dotata di ogni comfort e soprattutto del proprio wifi e la grande finestra fronte letto si affaccia sulla veranda esterna con tavolo e sedie. Per il tempo libero la struttura mette a disposizione una piscina, una sala lettura, un’area relax, uno shop e per mangiare una sala ristorante e dei tavoli nella parte esterna. Durante il giorno, infatti, mangiavamo all’aperto sotto l’ombra di alcuni grandi alberi in compagnia di tanti animali che venivano a trovarci.

Una tipica giornata in riserva

Le giornate nel Waterside Lodge sono scandite da appuntamenti ad orari ben precisi e da tanti altri momenti da dedicare al relax.
Ore 5.00 sveglia e nemmeno mezz’ora dopo già pronti sulla jeep per il primo safari. La durata di ogni uscita si aggira tra le 3 alle 3 ore e mezza.
Al rientro colazione completa, adatta a tutti i gusti.
Dopo la colazione tempo libero fino a pranzo e nel pomeriggio secondo game drive di 3 ore.
La cena è organizzata all’aperto, nella sala ristorante oppure nel Boma, una zona recintata dove si può stare a piedi nudi nella sabbia e con un grande falò al centro. Abbiamo trascorso qui la nostra ultima cena in riserva, sotto un cielo coperto di stelle.

Periodo migliore per effettuare un safari

E’ possibile effettuare i safari durante tutto l’anno ma sicuramente durante i mesi che vanno da settembre ad ottobre e da aprile a giugno sono i migliori perché il bush è ancora spoglio e si possono avvistare meglio gli animali. Da ottobre ad aprile inizia il periodo delle piogge che porta ad un aumento della vegetazione, quindi difficoltà nell’avvistare gli animali. Inoltre le temperature non sono così alte e nemmeno fredde come nel loro inverno (che corrisponde alla nostra estate).

Cosa portare in valigia

Ci vuole una preparazione particolare per la valigia durante i safari. Più che altro bisogna pensare ad ogni eventuale temperatura che si può trovare durante la giornata. Consiglio piumino/pile/giacca a vento per le uscite di prima mattina perché, anche durante la loro primavera, le temperature sono basse. Durante il periodo giugno-agosto (lì inverno) di mattina potreste aver bisogno anche di guanti e cappello. Io per esempio, durante il giorno, indossavo tranquillamente pantaloncini e canottiera, la sera giacchettino leggero sopra un abbigliamento estivo. Consigliata crema solare per la lunga esposizione al sole durante i safari pomeridiani e spray anti zanzare. Scarpe comode, magari stivaletti bassi ma vanno bene anche scarpe da ginnastica.

Il safari è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Non sembra nemmeno vero trovarsi davanti tutti questi animali visti, magari, solo nei documentari. Si può imparare veramente molto su di loro vedendoli liberi nel loro habitat ed intenti nelle loro attività quotidiane. E’un viaggio consigliato a tutte le età (per le famiglie con bambini piccoli ci sono delle aree chiamate Malaria Free dove non c’è pericolo di imbattersi nel virus della malaria). Per quanto mi riguarda, non ho fatto nessun vaccino. Soprattutto all’interno delle riserve, vengono osservate una serie di precauzioni per evitare eventuali contagi, come ad esempio l’utilizzo di spray anti zanzare nell’area intorno ai lodge e nelle aree comuni, utilizzo di zanzariere alle finestre e sui letti e fornitura in ogni camera di spray anti zanzare.

E’ davvero un viaggio che ti apre la mente ed il cuore, ogni emozione è ampliata e vi avverto che potrà capitare più e più volte di commuoversi davanti a tanta bellezza ed a tanta semplicità che farà sembrare il resto qualcosa di superfluo.

17 commenti

  1. Che esperienza meravigliosa Veronica!!! Un post davvero interessante ricco di foto stupende! Mi piace moltissimo quella dove ci sei tu sulla jeep scattando foto agli animali. Spero tanto di fare anche io un bel safari in futuro 🙂

    1. Ma grazie! sei gentilissima <3 Ti auguro di farla perché è un'esperienza che ti riempi il cuore e ti fa vedere le cose in modo diverso.. io ho amato questa parte del viaggio. così naturale, così vera. Un vero sogno

    1. Siiii felicissima e soprattutto non pensavo fosse così emozionante! Poi gli animali tutti belli che quasi sarei scesa dalla macchina per andarli a stringere!

    1. Ho pensato potesse essere utile perché oggettivamente io non lo sapevo prima e ho avuto modo di fare tutte e due le esperienze. Ho preferito di gran lunga la riserva ? penso di non essermi mai emozionata così tanto è bellissimo stare così vicino a questi animali!

  2. Che sogno questo safari. l’Africa sarà una delle mie prossime mete, molto interessanti i tuoi consigli sulla differenza tra i due tipi di riserva. E anche il trucco sulla stagione più adatta! Grazie e complimenti per le foto! 🙂

  3. Ho letto con molto interesse il tuo articolo perché per il prossimo viaggio stavo proprio pensando ad un safari al Kruger oppure in Tanzania. Devo dire che sarei molto combattuta sulla scelta tra riserva privata e parco nazionale perché entrambi hanno aspetti interessanti. In ogni caso, come dici tu, il safari è una di quelle esperienze che vanno fatte almeno una volta nella vita. E io mi sono emozionata già solo guardando i tuoi bellissimi scatti, chissà dal vivo!

    1. ?? ma grazie sei stata davvero gentile! Allora io direi di provarli tutti e due no? Nel kruger puoi decidere di fare soggiorni spezzati come preferisci.. magari iniziando dal parco nazionale e poi spostandovi in riserva! Ma questa è la mia opinione ☺️ sarà che la riserva mi ha così tanto emozionato

  4. Ma eravate vicinissimi! Non credevo si potessero vedere gli animali così da vicino. E’ elettrizzante e anche un po’ terrificante al tempo stesso. Un racconto bellissimo ricco di informazioni utili e di foto stupende. Quella delle giraffe e quella in cui tu scatti sono le mie preferite!

    1. Ma grazie sei gentilissima ?? è vero non sembra possibile eppure è così ed è l’emozione più forte provata in un viaggio . Non ti sembra vero sono lì di fronte e ti studiano come tu studi loro e tutto questo è possibile anche grazie a guide esperte che non metteranno mai in pericolo clienti

  5. Ho letto con molto interesse il tuo post sul Safari in Africa perché un viaggio così non l’ho mai fatto e mi piacerebbe molto! I consigli su cosa mettere in valigia sono molto utili e le foto davvero invitanti!!!

  6. Non c’è nulla di più bello che svegliarsi all’alba con il buio e scorrazzare alla luce del primissimo mattino per la savana. Gli incontri con gli animali sono emozionanti e fortissimi. Il problema è che poi ti ammali: il mal d’Africa esiste, eccome!

  7. Anche io ho fatto il primo safari in Sud Africa; e proprio in una riserva privata. E’ stata una delle esperienze più belle che ho fatto durante i miei viaggi ed è così che mi sono presa il Mal d’Africa!

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